Fughe della cucina sporche, nuove con questi prodotti che hai già in casa, non devi comprare nulla!
Nella nostra cucina, che non per nulla è un ambiente che viene pressoché utilizzato tutti i giorni per cucinare e dove trascorriamo molto tempo, è importantissimo pulire con molta cura le svariate fughe. Ma come poterlo fare al meglio senza servirsi eccessivamente di prodotti chimici e sovente controindicati per la nostra salute?
E’ perfettamente possibile rimuovere grasso o muffe dalle fughe della nostra cucina senza doverci per forza servire di pericolosi e magari potenzialmente nocivi prodotti chimici… I consigli…
I rimedi naturali per pulire bene le fughe in cucina
Gli spazi tra piastrella e piastrella nei rivestimenti della cucina sono degli interstizi dove si annida lo sporco più difficile da rimuovere. Quale esempio pratico? Il grasso dei fornelli, gli schizzi di cibo, il calcare dell’acqua e le varie muffe dovute all’ambiente spesso umido.
Ma niente paura perché- in realtà- tenere ben pulite le fughe delle piastrelle della cucina è più facile di quello che si potrebbe pensare! Inoltre lo si può fare anche senza puntare sull’utilizzo di numerosi prodotti chimici che possono alla lunga ledere alla nostra salute, optando- invece- per quelli squisitamente naturali. Inoltre grazie a questa scelta potrete avere un risultato impeccabile!
Andiamo ora nel dettaglio ” a livello di pulizie”, partendo dal come possiamo pulire come si deve il rivestimento dietro ad acquaio e fuochi. In questa zona schizzano e si depositano acqua, fumi, grasso e cibo. Come eliminare tutto questo? Basta dotarsi di un comunissimo spazzolino da denti con setole dure, bicarbonato, aceto bianco, succo di limone, acqua ossigenata e/o caldaia per il vapore
Inoltre. se cucinate molto, almeno una volta a settimana prevedete di pulire la zona intorno ai fornelli e all’acquaio.
Il succo di limone e il bicarbonato, quando usarli e quando no
Il materiale con cui vengono realizzate le fughe è decisamente poroso. Questo significa che assorbe tutto ciò che vi si deposita sopra. Inoltre, se il gioco cromatico tra piastrella e fuga è quello del chiaro/scuro eventuali macchie di sporco si noteranno ancora di più, rendendo meno piacevole la visione della vostra amata cucina ad occhi esterni.
Un consiglio? Se dopo l’abituale pulizia con lo straccio notate delle macchie, potete pensare di utilizzare, al fine di eliminarle, dei prodotti naturali al posto della classica candeggina. Quali?
Il primo è di usare uno spazzolino da denti e realizzare un rimedio fai da te mescolando una parte di acqua ossigenata con tre parti di bicarbonato. Strofinate il composto direttamente sulle fughe e fate riposare qualche minuto prima di rimuovere con uno straccio ben pulito e bagnato. Attenzione però! Questo escamotage è davvero ottimo e vivamente consigliato se e solo se le macchie sono di muffa e/o di grasso ma non lo è affatto se – invece- il rivestimento da pulire è in pietra oppure in materiale poroso!
Sono dovute – invece- al calcare? Potete eliminarle con un buon succo di limone da tamponare sulle zone interessate e da lasciar agire almeno mezz’ora. Potete sfruttare questo semplicissimo rimedio anche per pulire la zona intorno all’acquaio, dove generalmente si depositano le gocce di acqua. In questa maniera otterrete la zona ben pulita e profumata.
Ma anche qui vige una raccomandazione: se avete a che fare con il marmo evitate il succo di limone perché esso potrebbe corroderlo e lasciare delle macchie opache a cui non potrete rimediare se non usando un trattamento ad hoc. Stesso discorso per la pietra. Vietatissimo anche il bicarbonato con questi materiali.
E’ usando delle caldaie, con l’apposito attrezzo, si può pulire con maggiore facilità la zona interessata dall’unto. Può essere necessario strofinare con una piccola spazzola dal momento che il getto di vapore non sarà sufficiente a pulire del tutto le fughe. Infine, è vivamente consigliato asciugare man mano – e con grande cura- con uno straccio asciutto, per evitare che lo sporco coli lungo la parete e si depositi altrove, rovinando così in men che non si dica il nostro operato!
Il vapore e l’aceto bianco, quando sfruttarli?
Lo stesso rimedio del vapore è consigliabile anche con i rivestimenti composti da piccoli tasselli, come il caso del mosaico. In questi casi pulire con lo spazzolino da denti può risultare un lavoro decisamente assai noioso e certosino e soprattutto richiede molto, ma molto tempo.
Il vapore ha il grande vantaggio che non rovina le superfici ed è tra l’altro perfetto per rimuovere l’unto e gli schizzi di cibo.
Ma se il problema è il calcare, con esso non otterrete un bel niente! In questo caso dovrete – necessariamente – optare per l’aceto bianco, con cui tamponare la zona da pulire. Avendo un odore piuttosto acre e pungente è consigliabile ripassare la zona con uno straccio bagnato al fine di eliminare sia i residui di aceto che calcare.
Anche nel caso di rivestimenti lucidi sono da evitare prodotti corrosivi o lo spazzolino che possono graffiarlo e opacizzarlo anche gravemente.
In questi casi è- dunque bene- puntare sul già menzionato vapore.
Infine, nei casi di rivestimenti particolarmente delicati, si consiglia di rimuovere lo sporco ogni qual volta si usi la cucina, in maniera tale da evitare che si sovrappongano tipi diversi di sporco. Inoltre, è doveroso sottolineare e dire chiaramente che gli schizzi di unto si rimuovono bene quando il grasso è ancora liquido e non quando si è solidificato!