La 7, che gaffe: studio gelato in diretta [VIDEO]

Anche ai grandi presentatori e giornalisti di spessore con alle spalle una lunga gavetta e una carriera di tutto rispetto, può capitare di compiere qualche errore in diretta. Ma lo sbaglio non è passato inosservato ed è polemica.

I telespettatori – si sa – sovente non perdonano, soprattutto quelli più attenti e accorti che amano seguire con interesse programmi di attualità. E ora è nel mirino un ospite di un programma di La 7 per la sua gaffe, che è diventata in men che non si dica virale.

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Può capitare di sbagliare a tutti quanti dal momento che siamo umani, ma sovente molte persone se lo dimenticano e tendono così a puntare duramente il dito contro chi compie un errore. Inoltre c’è anche chi sostiene che esso non è stato compiuto con leggerezza ma con il preciso e puntale obiettivo di colpire un’altra persona.

Ed è proprio questo che sovente non piace al grande pubblico. Ma che cosa è successo di tanto grave da far nascere in un battito di ciglia un autentico putiferio su Web?

Cominciamo a dire che la gaffe è avvenuta su La 7 all’interno della seguitissima trasmissione L’Aria Che Tira. Si era entrati nel cuore pulsante della puntata dove i vari ospiti si stavano confrontando quando a un certo punto Alessandro Sallusti, direttore di Libero, mentre stava rispondendo per le rime a un collega, decisamente molto famoso,  lo ha chiamato in maniera errata e alquanto bizzarra e ironica.

L’errore che ha fatto scattare la polemica

Ciò ha suscitato da un parte una certa dose di ilarità ma anche si irritazione nei cuori dei più. Ma chi è il giornalista che si è visto cambiare il cognome? Di chi si tratta?

Si tratta dell’ex volto della Rai Antonio Caprarica, nonché scrittore di successo, che da Sallustri è stato chiamato -a un certo punto- “l’amico Caprara”. Ma la cosa che ha fatto arrabbiare la maggior parte dei telespettatori è che quell’errore è stato pronunciato all’interno di una frase alquanto polemica pronunciata da Sallusti.

“Anche l’amico Caprara è in ansia da prestazione come i ministri e deve parlare a tutti i costi”. A quel punto l’altro ha prontamente risposto: “No, no, quello è un altro. Io sono Caprarica, ho una sillaba in più”.  E così  il direttore di Libero si è salvato in corner, e pur non nascondendo l’ingente ilarità si è scusato dicendo: “Scusami. Sono anche io in ansia da prestazione“.