Allarme Ospedali | Punti di Pronto soccorso presi d’assalto: mamme disperate

Influenza-bambino (Pixabay)

In questi giorni, i punti di Pronto Soccorso sono intasati dai più piccoli. Ecco i segnali d’allarme da non sottovalutare.

Quando si tratta dei più piccoli, si tiene sempre un occhio di riguardo. E’ particolarmente spiacevole vedere i più indifesi correre il rischio di sentirsi male. In questi giorni, c’è stato il boom di bambini portati di corsa dai propri genitori in Ospedale o al Pronto Soccorso. Ecco quali sono i segnali d’allarme che non devono essere presi sottogamba.

Dopo la pandemia e le varie quarantene, non si è più abituati alle varie influenze che possono circolare e dunque il nostro sistema immunitario è abbastanza debole. Quando si tratta dei bambini la cosa è sicuramente ancora più amplificata.

Molto spesso, un genitore quando vede il proprio figlio star male, si dirige immediatamente al Pronto Soccorso o in Ospedale. Non sempre è necessario e molto spesso si rischia soltanto un intasamento sanitario che non permette un servizio di qualità per chi ne ha realmente bisogno. Proprio in questi giorni centinaia e centinaia di punti adibiti al Pronto Soccorso sono stati presi d’assalto da genitori disperati. L’ospedale Maggiore di Bologna ha deciso quindi di spiegare quali sono i veri segnali d’allarme che devono far preoccupare.

Questo inizio anno è stato molto difficile per tanti bambini. A Bologna, l’affluenza registrata è di oltre 60 infanti in 24 ore, di cui soltanto una piccola parte aveva realmente bisogno di essere ricoverata.

I segnali d’allarme che devono essere presi in considerazione

A parlarne è stata Chiara Ghizzi, direttrice della pediatria dell’ospedale Maggiore di Bergamo. Per evitare un intasamento all’interno dei Pronto Soccorso la donna ha spiegato: “E’ chiaro che noi prestiamo il nostro contributo ma suggeriamo ai genitori di rivolgersi in prima battuta ai pediatri di libera scelta, anche per non dover aspettare magari a lungo in Pronto soccorso, perché quando abbiamo un codice arancione o rosso i tempi di stabilizzazione dei bambini critici possono essere anche molto lungo“.

La direttrice continua poi spiegando: “E’ chiaro che un genitore quando un bimbo inizia a respirare male, a tossire o ad avere un po’ di febbre si preoccupa ed è assolutamente comprensibile“. Ma quali sono dunque i sintomi che hanno i bambini bisognosi di una serie stabilizzazione?

Pediatra (Pixabay)

Innanzi tutto uno dei motivi validi per andare al Pronto Soccorso è l’età del bambino, più diminuisce e più aumenta il pericolo. Dopodiché anche la respirazione molto affaticata e molto veloce è un segnale di pericolo. Inoltre anche il rifiuto o la diminuzione della capacità di alimentarsi devono essere presi in considerazione. Con l’augurio che questa brutta influenza passi velocemente e che i più piccoli tornino a stare bene.