Pagamenti Pos, il tetto per poter fare la transazione: scoppia la polemica

Nuovo tetto per quanto concerne il chiacchieratissimo pagamento Pos. In Rete scoppia il caso e dilaga la polemica.
Pagare in contanti o tramite Pos? Questa sì che talora si può rivelare una domanda da un milione di euro e un vero dilemma. In moltissimi, per la verità non solo giovani e giovanissimi come erroneamente in molti casi si pensa, sono avvezzi ogni giorno e nella loro quotidianità a pagare qualsiasi cosa tramite bancomat, carta di credito o varie carte prepagate.
Persino al bar per un caffè sovente si sente la richiesta da parte di clienti di procedere con tale forma di pagamento. Stesso discorso anche in negozi di alimentari e di forneria, dove talora per spese molto piccole, come l’acquisto di qualche panino, si chiede se è possibile pagare in tale maniera.
Gli esercenti si sono parecchio lamentati, sia in passato che in tempi recenti, per tali richieste. Altri ancora, per non fare brutta figura e non deludere la clientela, hanno deciso di accettare tale condizione. Peccato che poi si siano trovati a pentirsene amaramente, visto che, come molti hanno sentenziato in Rete, il gioco non vale sempre la candela.
Il nuovo tetto minimo
Difatti pare che, dati alla mano, se un commerciante viene pagato dal cliente tramite Pos per una cifra parecchio bassa, a lui non convenga dal punto di vista fiscale. In poche parole le spese a cui andrebbe incontro sarebbero fin troppo elevate per la cifra incassata dall’acquisto. Molti hanno quindi iniziato a non accettare più pagamenti tramite Pos sotto alcune cifre.
Parliamo di cifre da loro considerate troppo base per accettare il pagamento in tale direzione. Tutto questo ha fatto in men che non si dica infuriare la clientela, dal momento che non esisteva una vera e propria legge che lo regolamentava. Oggi è stata fatta in merito una nuova proposta da Confesercenti. Quale? Quella di rifiutare pagamenti tramite Pos al di sotto della soglia dei 30€.

In Rete è scoppiata la polemica
Ciò ha iniziato a fare storcere il naso ai più, che oggi preferiscono di gran lunga, sia per comodità che per una questione di salute post Covid-19, maneggiare maggiormente una carta elettronica, piuttosto che banconote e/o monete. Non per nulla durante le varie ondate pandemiche e i numerosi lockdown il Governo ci aveva invitato a fare uso proprio di pagamenti elettronici.
Lo aveva fatto dal momento che il denaro in contanti poteva essere veicolo di contagi. Tuttavia anche ora che siamo sostanzialmente giunti alla normalità, ancora tantissime persone non vogliono perdere tale abitudine. Un’abitudine che tuttavia sta preoccupando moltissimi commercianti, soprattutto quelli a capo di piccole attività. In ogni caso, nulla è ancora certo e/o definitivo.