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Muore suicida in una clinica in Svizzera | Il marito lo scopre giorni dopo: la mail era finita tra gli spam

Un triste epilogo per una triste vicenda – foto depositphotos – Spynews.it

Aveva raggiunto una struttura in Svizzera per farla finita dopo la malattia. Il marito scopre della sua morte da una mail finita tra gli spam.

12 ottobre 2023. Una donna è stravolta dalla malattia e dalla depressione e non trova più una ragione per stare al mondo. Così, raggiunge di nascosto una clinica nel cuore di Basilea e sceglie il suicidio assistito per dire addio al mondo. 

Il marito però, non ne ha saputo nulla fino a quando, dopo averne denunciato la scomparsa, si è accorto di una mail finita negli spam che lo avvisava del tragico avvenimento.

Una storia incredibile, quella raccontata da Repubblica, che rivela una condizione di disagio di cui Marta (così si chiamava la donna) soffriva profondamente: aveva infatti perso da poco suo figlio per una malattia degenerativa, e questo l’aveva portata ad una depressione straziante.

Tuttavia aveva accettato ogni tipo di terapia per cercare di uscire da quella difficile situazione ma ogni sforzo era stato vano. Tre mesi prima della sua morte, la donna aveva provato ad avviare la pratica di suicidio assistito con la clinica, facendo scattare il campanello d’allarme per i suoi familiari che hanno tentato in tutti i modi di dissuaderla.

La mail che informava il marito della perdita era finita tra gli spam. FOTO depositphotos – spynews.it

Tutto questo non è giusto: il dolore dei familiari

“Per favore, vai a casa, stacca le utenze, regala i miei vestiti in beneficenza e affida a mio marito l’urna con le ceneri di nostro figlio: questo il messaggio che Marta avrebbe inviato al suo avvocato un’ora prima di morire.

Messaggio che ovviamente ha fatto scattare l’allarme per il marito della vittima, in quel momento all’estero per lavoro. Dopo aver sporto denuncia per la scomparsa di sua moglie, è venuto a scoprire la verità solo alcune ore dopo: la mail che lo avvisava dell’accaduto era tragicamente finita tra gli spam.

“Non mi è stato permesso di vedere il corpo prima della cremazione, ho ricevuto a casa l’urna con le sue ceneri e uno scarno certificato di morte sul quale non sono indicate le cause. Al netto del nostro dolore personale, ci chiediamo quanto sia giusto tutto questo“. Questo tutto il rammarico dell’uomo.