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Strage di Altavilla, il racconto dell’unica figlia superstite: “Volevano scacciare il demonio”

Altavilla Milicia, i carabinieri chiudono al pubblico il luogo della strage
Altavilla Milicia, i carabinieri chiudono al pubblico il luogo della strage (ANSA) – Spynews.it

Ci sono tre fermi per la strage di Altavilla, mentre la figlia conferma con le sue prime dichiarazioni agli inquirenti, che sia stato il fanatismo religioso a spingere il padre a questi cruenti omicidi.

Un’intera comunità in lutto, sconvolta da una tragedia dai contorni oscuri e ancora poco chiari, e che ha portato il sindaco di Altavilla Milicia, Pino Virga, a prendere il carnevale nel paese. Nella notte di ieri 11 Febbraio 2024, un uomo di nome Giovanni Barreca ha chiamato le forze dell’ordine confessando di aver ucciso la sua famiglia.

L’uomo è un muratore di 54enne, e la scena che si sono trovati di fronte gli inquirenti una volta arrivati sul luogo dopo la sua sua chiamata, è stata semplicemente raccapricciante. A terra infatti, c’erano i cadaveri dei due figli dell’uomo, Emanuel di 5 anni e Jevin di 16 anni. Qualche ora dopo, dopo aver effettuato le prime analisi sul luogo, la scientifica sarebbe riuscita anche a trovare alcuni resti carbonizzati che saranno in seguito identificati come quelli di Antonella Salomone, la moglie di Giovanni Barreca.

Un triplice omicidio che si è consumato sotto gli occhi e la presenza della figlia di 17anni, unica superstite di questa folle strage, trovata dagli inquirenti nella sua stanza in stato confusionale, e con il forte sospetto che sia stata drogata. In poche ore, e grazie anche ai primi racconti della ragazza, le indagini vanno verso una direzione che imprime a questa tragedia un contorno che va oltre la semplice strage familiare.

L'abitazione della famiglia Barreca, il luogo della strage
L’abitazione della famiglia Barreca, il luogo della strage (ANSA) – Spynews.it

Strage di Altavilla, Barreca avrebbe ucciso la famiglia insieme a due complici

Barreca avrebbe infatti ucciso la sua famiglia per motivi religiosi, e non lo avrebbe fatto da solo ma con l’aiuto di due complici. D’altronde, che “c’era il demonio in casa”, il muratore 54enne lo aveva già detto agli inquirenti nel corso della sua prima chiamata.

Le indagini hanno portato in queste ore al fermo di altre due persone, una coppia di amici dell’uomo che, secondo i carabinieri, potrebbero essere proprio i complici di questa strage. Anche la figlia 17enne, nelle sue prime dichiarazioni agli inquirenti, ha confermato che la follia omicida del padre è nata dall’ossessione religiosa: “Hanno fatto un esorcismo per scacciare il demonio”.