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Pigneto, donna aggredita da un egiziano clandestino: presa a morsi in faccia | Avrebbe tentato di stuprarla

Stupro di gruppo su una 13enne
Tentato stupro avvenuto nel quartiere Pigneto, a Roma (foto di repertorio DepositPhotos) – Spynews.it

Il fatto è avvenuto lo scorso 2 marzo al quartiere Pigneto (Roma): presa a morsi in faccia e palpeggiata nelle parti intime.

Era appena finita la cena con gli amici al ristorante. Il ritorno a casa sarebbe dovuta essere tranquilla prassi per una 43enne di Roma, che per tornare nella propria abitazione aveva optato per una bici a noleggio in via Cristoforo Buondelmonte.

Siamo intorno alle 2 di notte, quando la donna è andata incontro alla furia di un 28enne egiziano (irregolare sul territorio nazionale, incensurato e disoccupato) che l’ha presa di spalle e l’ha aggredita con veemenza.

Talmente tanta veemenza che è riuscito a scaraventarla a terra, per poi proseguire le angherie con morsi sul volto e vari palpeggiamenti nelle parti intime. Lo stupro non è riuscito a compiersi nella sua brutale interezza grazie all’intervento di un passante, che ha soccorso la malcapitata e messo in fuga l’individuo.

La donna ha quindi ricevuto l’assistenza del caso da parte dei sanitari dell’ospedale Vannini, che hanno potuto constatare le lesioni sul volto, guaribili in circa 10 giorni di prognosi.

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Il tentato stupro era stato registrato dalle telecamere stradali (DepositPhotos) – Spynews.it

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Sono stati i Carabinieri di Roma Torpignattara, in collaborazione con quelli della stazione di Roma Casilina, a visionare i video di sorveglianza della zona in cui si è compiuto il fatto. Incrociando i filmati, si è riusciti a verificare i movimenti del 28enne prima e dopo il tentato stupro.

La vittima ha collaborato in maniera preziosa, riuscendo a ricordare in maniera nitida l’abbigliamento indossato dall’aggressore di origini egiziane.

Aggressore che è stato identificato nei pressi della fermata Metro C del Pigneto, vestito coi medesimi abiti utilizzati quella sera. Una caccia all’uomo certosina che ha trovato conferme quando l’uomo, capendo di essere il ricercato, ha provato a fuggire attraverso le scale della metro.

Fuga che è durata pochissimo, dal momento che è stato intercettato dai carabinieri, messo in manette e accompagnato in carcere. Il tribunale di Roma ha infatti convalidato il fermo in custodia cautelare in attesa di giudizio.