Cronaca

Nuoro, pasquetta si tinge di sangue: due ragazzini muoiono schiacciati dal tetto | Giocavano in una casa abbandonata

tetto – foto deposit photos – spynews.it

La Pasquetta di due ragazzini sardi finisce in tragedia: morti a causa del crollo del tetto di una casa abbandonata in periferia.

Patrick Zola e Ethan Romano: questi i nomi dei due ragazzini di 14 e 15 anni che nella giornata di ieri hanno perso la vita, a causa del crollo di un tetto in una casa diroccata della periferia di Nuoro. Si ipotizza che le vittime stessero giocando all’interno della costruzione, quando il solaio ha ceduto improvvisamente.

Secondo quanto riportato da ANSA, la tragedia sia sarebbe verificata nella zona Badu ‘e Carros, in via Pasquale Dessaney. Sono subito intervenuti i pompieri, il 118 e le forze dell’ordine ma per i due adolescenti non c’è stato nulla da fare.

Non è stato ancora chiarito il perchè si trovassero in quel casolare abbandonato, ma si ipotizza che i due ragazzi vi si fossero introdotti per giocare. Ma il tetto, fatiscente e datato, è ceduto all’improvviso e li ha schiacciati sotto al suo peso.

Niente da fare per i due giovani, la cui esistenza è stata messa fine da questa tragedia inimmaginabile. I soccorritori non hanno potuto fare niente per aiutarli. Il magistrato ha disposto l’autopsia e le salme sono state trasferite al ‘San Francesco’ di Nuoro.

Non c’è stato niente da fare per i vigili del fuoco, incaricati di assistere i due malcapitati – foto ANSA – spynews.it

Le condoglianze del sindaco di Nuoro

“Non ci sono parole, se non un profondo dolore, quando due giovani vite vengono spezzate all’improvviso, come è successo oggi poco dopo le 20, quando Patrick Zola ed Ethan Romano sono rimasti feriti a morte sotto il crollo di un rudere in zona Badu ‘e Carros”.

“In questa dolorosa circostanza esprimo le più sentite condoglianze, a nome mio e dell’intera Città di Nuoro, alle famiglie colpite dalla tragedia. Che la solidarietà e il sostegno possano lenire, anche se solo in parte, la sofferenza di una perdita enorme, come quella di due ragazzi che avevano tutta la vita davanti”.

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