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Afragola, battesimo finisce in maxirissa: botte da orbi e spari di pistola | Cinque feriti

La maxirissa nel comune di Afragola finisce malissimo: botte e spari di pistola. Cinque feriti sono rimasti coinvolti. – foto depositphotos – Spynews.it

Afragola, il battesimo prende una piega improvvisa: rissa con spranghe, mazze e pistole. Cinque persone sono rimaste coinvolte.

Domenica 21 aprile, siamo attorno all’ora di pranzo: all’esterno della chiesa di San Giorgio in piazza Castello, si celebra il battesimo di un neonato, ignaro di quello che starebbe per succedere di lì a poco.

Secondo quanto ricostruito dalla stampa locale, due gruppi si sarebbero battuti in piazza in una maxirissa sanguinosa: prima con l’utilizzo delle mani, poi con altri strumenti di dubbia eticità e civiltà.

Parliamo infatti di spranghe e mazze da baseball e addirittura una pistola. Quello che doveva essere un giorno di festa all’insegna dei valori cristiani, si è dunque trasformato in un disastroso manifesto della nostra violentissima società.

Cinque feriti. Questo il bilancio della rissa, con tre persone che hanno dovuto fare i conti con delle lacerazioni da arma da fuoco: il più grave è in ospedale dopo che il suo addome è stato raggiunto da un proiettile.

Luci della polizia
La Polizia è intervenuta immediatamente per placare le tensioni (fonte DepositPhotos) – Spynews.it

La Polizia indaga, il sindaco commenta

La squadra mobile della Questura di Napoli e i poliziotti del commissariato di Afragola sono intervenuti per cercare di sedare la rissa. Sotto sequestro alcuni proiettili non esplosi e relativi bossoli.

Duro il commento di Antonio Pannone, primo cittadino del comune campano. Non è ammissibile – afferma – che episodi del genere si verifichino in una piazza centrale, a poche decine di metri da una parrocchia dove si sta celebrando la messa domenicale, a cui partecipano un gran numero di concittadini, in particolare tante famiglie con bambini”.

“Non si può tollerare questa assurda facilità nel disporre di armi da fuoco“, ribadisce ricordando l’utilizzo “dei migliori sistemi di videosorveglianza della Città Metropolitana di Napoli. Ma tutto ciò non basta. Occorre che lo Stato faccia sentire la sua presenza con le forze dell’ordine. Lo abbiamo chiesto nei mesi scorsi e continuiamo a ripeterlo”.