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Pifferi, dito puntato contro la famiglia: cure non ricevute | La sorella smentisce: “Diana morta per tuo abbandono”

Alessia Pifferi con l’avvocato – foto ANSA – Spynews.it

La sorella di Alessia Pifferi durissima nel commentare il suo atteggiamento in aula. “Non la riconosco” ha dichiarato a Dritto e Rovescio.

Un tragico evento, una morte orribile, degli strascichi non ancora ben definiti. Il processo ad Alessia Pifferi sembra ancora lontano da un verdetto definitivo, ma continua a far parlare di sé, dopo l’eco mediatico che ha scatenato.

“No, non la riconosco” ha dichiarato Viviana Pifferi a Paolo Del Debbio, giornalista conduttore del programma Dritto e Rovescio, in onda su Rete 4. Nella puntata della scorsa domenica, sul teleschermo sono apparse le immagini della sorella Alessia, che proferiva una dichiarazione spontanea durante il processo ai suoi danni.

La morte della figlioletta Diana, scomparsa di stenti, è e sarà motivo di dibattito chissà ancora per quanto tempo. L’imputata ha quindi puntato il dito contro la famiglia, rea -a suo dire- di aver plasmato una personalità non adatta a crescere una bambina.

In maniera specifica, Alessia Pifferi sostiene che i suoi congiunti non hanno mai cercato di curare il presunto disturbo che l’avrebbe portata a trascurare la piccola Diana, fino a farla morire.

Alessia Pifferi in aula- foto ANSA – spynews.it

Viviana respinge le accuse: “è morta perchè tu hai chiuso la porta”

Un disturbo dell’apprendimento può causare un comportamento del genere? Per Vivana Pifferi, evidentemente no. Questo il suo discorso integrale: “A scuola aveva il Dsa (Disturbo Specifico dell’Apprendimento), niente che avesse a che fare con quello che è successo. Il quoziente intellettivo è diverso dall’istinto materno”.

Quindi, le accuse di recitare una parte in aula, suggerita dai suoi legali. Non a caso, le versioni totalmente contrastanti tra il primo interrogatorio e i dibattimenti attuali: “Io penso che se ne rendesse conto benissimo, non a caso durante l’interrogatorio confessò tutto. Dopo le hanno suggerito, sta recitando”.

“Lei dice: ‘Io non ho ucciso la mia bambina’. La bambina è morta perché tu hai chiuso la porta, andandotene. Al processo dice che non immaginava, ma la sera stessa (dell’arresto, ndr) ha ammesso che sapeva”.