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Caso Siu, scarcerato il marito dopo l’interrogatorio | Dai verbali: “Ha provato il suicidio con una posata”

Siu e il marito in una foto pubblicata sui social – foto ANSA – Spynews.it

Il GIP non ha convalidato l’arresto del marito, sospettato inizialmente del tentato omicidio dell’influencer Siu. Diffusi i verbali del suo interrogatorio. 

Non farà un giorno di carcere Jonhatan Maldonato, 37enne che è stato inizialmente accusato di tentato omicidio nei confronti della mogli Soukraina El Basri, in arte Siu, l’influencer 30enne che è uscita dal coma dopo il ritrovamento in una pozza di sangue.

E’ stato infatti rilasciato dal Giudice per le indagini preliminari, dopo che l’uomo ha raccontato la sua versione dei fatti. Secondo quanto sostenuto in un’udienza di 4 ore, Siu si sarebbe inferta dei colpi alla testa, per poi chiedere al marito di raccontare di un ‘incidente domestico’.

Una versione che il giudice ha ritenuto compatibile, pur disponendo l’obbligo di firma e il divieto di avvicinamento alla donna per il 37enne. Iscritto nel registro degli indagati dalla procura di Biella, solo mercoledì era scattato il fermo per lui, a causa del pericolo di fuga imminente.

Soukaina El Basri
Soukaina El Basri (Fonte: X) – Spynews.it

I verbali del suo interrogatorio: “Provato il suicidio con una posata”

Maldonato racconta che l’influencer aveva provato a togliersi la vita già nel 2012, quando era in cura presso un’ospedale psichiatrico: “Specifico che anche in quel periodo mia moglie aveva tentato il suicidio ingerendo dei farmaci. A seguito di quel gesto venne ricoverata in psichiatria, nel 2012. Noi ci siamo messi insieme nel 2013 e siamo sposati da sei anni. I suoi genitori l’avevano cacciata di casa perché non accettavano la nostra relazione.”

Poi, raccontando la sua versione di quella notte: “Ho sentito un rumore forte provenire dalla cucina. Purtroppo è un rumore che conosco molto bene perché lei fa sempre così. Quando non regge la pressione compie atti autolesionistici.

E il rumore del cassetto in cui ci sono le posate […] sono corso in cucina verso di lei, aveva una cosa in mano con il pugno chiuso. Non c’era tanta luce, non ho visto cosa avesse in mano […] sono intervenuto e lei ha alzato le mani facendo cadere qualcosa a terra.”

” Aveva questa cosa in mano. Mi sono avvicinato, lei ha alzato le mani e l’oggetto è caduto a terra. Ho avvertito un rumore… non era il “tin” di una forchetta, per intenderci. Le ho detto: “Che ca**o hai fatto?”, e mi ha fatto vedere la ferita. “