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Scomparsa Alessandro Venturelli, la madre si oppone all’archiviazione: “Non si deve archiviare, siamo devastati”

Alessandro Venturelli e la madre Roberta Carassai
Alessandro Venturelli e la madre Roberta Carassai (Fonte: X) – Spynews.it

Tra meno di due mesi, il giudice dovrà decidere se archiviare il caso che riguarda la scomparsa di Alessandro Venturelli.

Il 30 Aprile si terrà l’udienza volta a decidere la possibile archiviazione del caso di Alessandro Venturelli, un giovane di 21 anni scomparso nel nulla il 5 Dicembre del 2020. La notizia è stata comunicata dall’avvocato della famiglia del ragazzo Claudio Falleti. In questi tre anni infatti, nonostante le numerose segnalazioni, arrivate più volte anche dall’Olanda, non sono mai state trovate delle prove concrete che potessero aiutare a capire che fine abbia fatto il giovane.

La tesi dell’allontanamento volontario resta, anche perché Venturelli quel giorno, come hanno raccontato i genitori, si era dato alla fuga portando con sé uno zainetto e ignorando il padre che lo aveva intravisto mentre usciva da casa. Successivamente però, dato che le ricerche non hanno purtroppo portato a nessun risultato, la Procura ha deciso nei mesi successivi di aprire anche un fascicolo contro ignoti.

Da quel momento però non è stato fatto nessun passo in avanti nelle indagini, ed è per questo che dopo tre anni adesso il giudice potrebbe decidere di archiviare il suo caso.

Scomparsa Alessandro Venturelli, la madre si oppone alla possibile archiviazione
Scomparsa Alessandro Venturelli, la madre si oppone alla possibile archiviazione (Fonte : X) – Spynews.it

La madre di Alessandro Venturelli: “Ci sentiamo impotenti un figlio non si dimentica mai”

Una possibilità che viene respinta con decisione dalla madre del ragazzo Roberta Carassai: “Non ci sono parole per definire il dolore e lo sconforto che da 39 mesi non ci abbandona. Nessuna scomparsa si può archiviare. Un figlio non si dimentica mai. In ogni istante il pensiero è rivolto ad Alessandro. Il senso di impotenza che proviamo nel pensare che potrebbe avere bisogno di noi è devastante. Non si può e non si deve archiviare, si deve cercare….sono due cose ben diverse”. La donna si è dunque appellata alla giustizia chiedendo di far continuare le ricerche sul figlio, convinta che sia passato troppo tempo per poter pensare che il figlio abbia davvero deciso di sparire e allontanarsi in modo così drastico dalla sua famiglia di sua iniziativa.