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Emanuela Orlandi, la confidenza del giornalista Sarrocco: “Ho visto un agente segreto a scuola” | Si indaga

La scomparsa di Emanuela Orlandi e Mirella Gregori – foto ANSA – Spynews.it

Emanuela Orlandi, la Commissione bicamerale d’inchiesta ha ascoltato i due giornalisti investigativi: ecco cosa ne è venuto fuori. 

Un mistero che dura da oltre 40 anni attende una svolta che per ora non arriva. La scomparsa di Emanuela Orlandi e di Mirella Gregori resta ancora argomento grigia: alla Commissione bicamerale d’inchiesta che si occupa del loro caso, nella giornata di ieri 16 maggio sono stati ascoltati i giornalisti investigativi che all’epoca indagarono sulla matassa.

Fabrizio Peronaci (Corriere della Sera) e Gianni Sarrocco (Il Tempo) hanno a lungo tentato di far luce sulla vicenda, senza riuscire a far altro che pure ipotesi.

Per Sarrocco (che ha trascorso due anni ad indagare sotto la direzione di Gianni Letta), le scomparse di Orlandi e Gregori non sarebbero collegate, raccontando poi un episodio avvenuto pochi giorni dopo la scomparsa di Emanuela.

Il giornalista si era presentato alla scuola di musica della 15enne, ma aveva fatto caso alla presenza di Giulio Gangi, agente segreto.

“L’ho visto firmando il registro delle presenze, lui era alla riga sopra. Avevo fatto una foto, ma deve essere andata persa. Lavorava al Sisde ed era fidanzato con la cugina di Emanuela Orlandi“, ha dichiarato Sarrocco.

“La foto non è mai stata pubblicata e potrebbe essere rimasta negli armadi del giornale”. Giulio Gangi, l’agente segreto che si era occupato del caso Orlandi, è morto a 63 anni nel 2022.

Emanuela Orlandi sullo striscione del sit-in – foto ANSA – Spynews.it

La sensazione sul Vaticano e la versione di Peronacci

Sarrocco ha poi confidato il timore che  “qualcuno in Vaticano di cui lei si fidava le avesse messo gli occhi addosso“.

Di altre vedute è Peronaci, l’altro giornalista chiamato a testimoniare: per lui Emanuela e Mirella sono state rapite per chiedere un doppio riscatto. Allo Stato Italiano e al Vaticano.

Scandali di natura finanziaria, legami tra Vaticano e criminalità, servizi segreti: tutto questo potrebbe c’entrare all’interno del calderone di quest’annosa vicenda. Ma con un’unica certezza da parte di Peronaci: è da escludere la pista sessuale.

“Il sequestro – afferma il giornalista – è stato premeditato a lungo, per questo scarterei la pista sessuale. Emanuela Orlandi non era neanche la prima scelta, anche altre due ragazze figlie di funzionati hanno subito pedinamenti“.

Peronaci ha rievocato alcune parole del padre di Emanuela, Ercole Orlandi. “Mia figlia è stata rapita dai servizi segreti“, disse l’uomo nel 2001. E in punto di morte avrebbe detto: “Sono stato tradito da chi servivo“. Il giornalista ha chiesto di proseguire l’audizione a porte chiuse.