Home » Ex vigilessa uccisa, gli inquirenti non credono alla versione di Gualandi e hanno un sospetto

Ex vigilessa uccisa, gli inquirenti non credono alla versione di Gualandi e hanno un sospetto

La caserma in cui è stata uccisa l'ex vigilessa
La caserma in cui è stata uccisa l’ex vigilessa (ANSA) – Spynews.it

Arriva una novità sulla morte dell’ex vigilessa Sofia Stefania, con gli inquirenti che non sono più convinti si sia trattato di un incidente.

Nella giornata di ieri, 16 maggio 2034, i carabinieri di Bologna hanno arrestato Giampiero Gualandi, ex vigile urbano accusato di aver ucciso Sofia Stefania, una donna di 33 anni. Un’ex vigilessa che ha perso la vita mentre si trovava ieri in una stanza della caserma insieme a Gualandi, che, stando al racconto che fornito in prima istanza agli inquirenti, ha colpito accidentalmente alla testa la donna, mentre stava pulendo la pistola d’ordinanza.

Adesso, il 63enne è stato trasferito nel carcere di Bologna, in attesa che il suo fermo venga convalidato dall’autorità giudiziaria. E sembra che nel corso del primo interrogatorio, l’uomo, alla presenza del suo avvocato si sia avvalso della facoltà di non rispondere. Anche perché sembra che le forze dell’ordine non siano più convinti della versione fornita dall’uomo secondo cui la morte dell’ex vigilessa sia stata causata da un episodio accidentale.

Gli inquirenti stanno infatti seguendo la pista anche del delitto passionale, dato che sembra che tra i due vi fosse stata in passato una relazione. Essendosi verificata in caserma questa tragedia, i soccorsi sono stati avvisati immediatamente, ma purtroppo per la giovane donna non c’era nulla da fare: il proiettile l’ha infatti raggiunta alla testa, facendola morire molto probabilmente sul colpo.

Il sindaco di Anzola: “Una perdita devastante”

Quasi immediato l’arresto di Gualandi che non ha opposto alcuna resistenza raccontando fin da subito come il proiettile fosse partito accidentalmente mentre stava pulendo la sua pistola d’ordinanza. Una tragedia che ha sconvolto il comune di Anzola doveva viveva la Stefania, che oltretutto era anche impegnata attivamente sia in politica, tra le fila del Partito Democratico, che nel sociale, prestando volontariato nelle Cucine Popolari di Bologna. .

Il sindaco di Anzola Giampiero Veronesi ha dichiarato: “Quello che noi dobbiamo fare adesso è stringerci alla famiglia di Sofia. È una perdita devastante e quindi dobbiamo avere la capacità di reagire come comunità, di fronte ad un evento che in un Comune di 15mila abitanti, tranquillo, scuote nel profondo le coscienze. E anche per questo motivo mi accingo a proclamare il lutto cittadino”.