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Scandalo a Massa Carrara, arrestato insegnante: adescava le sue allieve di 12 anni con soldi e regali

Massa Carrara, insegnante arrestato con l'accusa abusi sessuali nei confronti delle sue alunne
Massa Carrara, insegnante arrestato con l’accusa abusi sessuali nei confronti delle sue alunne (DepositPhotos) – Spynews.it

C’è sgomento nella comunità di Massa Carrara dopo l’arresto di un insegnante accusato di aver adescato alcune sue alunne ed averle convinte a venire a casa sua per scattare delle foto erotiche.

I carabinieri della compagnia di Massa, su input della Procura di Massa Carrara, hanno arrestato un insegnante di alcune scuole primarie del paese con delle accuse molto gravi. L’uomo è infatti accusato di abusi sessuali e detenzione illegale di materiale pedo pornografico di alcune sue studentesse. Secondo la ricostruzione della procura infatti, l’uomo sarebbe riuscito ad adescare diverse ragazzine, convincendole ad andare a trovarlo nella sua abitazione, promettendo soldi e regali in cambio.

E sarebbero almeno dieci le minori che sono cadute in quella che oltretutto, sembra avere i contorni di una vera e propria rete, in quanto l’insegnante, una volta ottenute le fotografie che desiderava da parte delle ragazze, le condivideva con altri amici pedofili. Sarebbe stata una delle madri ad accorgersi di quanto stava accadendo: controllando il telefono della figlia era stata infatti insospettita da alcune chat che quest’ultima aveva con il suo professore, e l’avrebbe così interrogata a fondo sul tema.

Come sono iniziate le indagini
Come sono iniziate le indagini (DepositPhotos) – Spynews.it

L’indagine è partita grazie alla denuncia di una delle madri delle ragazze coinvolte

La ragazzina a quel punto le ha confessato di essere andata a casa del docente, dove le erano state rivolte all’uomo dall’uomo “domande particolari” che hanno convinto la madre a sporgere denuncia nei confronti dell’insegnante consegnando i messaggi che questi si era scambiato con la figlia. Sono partite immediatamente le indagini dei carabinieri, con la Procura che ha subito disposto una perquisizione nella casa dell’uomo e il sequestro dei suoi dispositivi tecnologici. E così dalle chat sono emerse tutte le foto che aveva conservato e persino l’esistenza di un tariffario, con le cifre che corrispondeva alla ragazzina a seconda delle foto richieste.

Molte venivano infatti costrette a posare in giochi erotici o a indossare biancheria da donna. Gli inquirenti non escludono inoltre la possibilità che l’insegnante non si limitasse solo a condividere queste foto con altri amici, ma che in realtà le vendesse, creando un vero e proprio mercato a cui attingere ai pedofili.