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Omicidio di Fiorenza Rancilio, la donna temeva da tempo di essere uccisa dal figlio

Scientifica al lavoro
Scientifica al lavoro (DepositPhotos) – Spynews.it

Gli investigatori hanno scoperto che la donna aveva confidato alle amiche come temesse da tempo che suo figlio Guido potesse farle del male.

Sembrano ormai non esserci dubbi per gli investigatori sul fatto che Fiorenza Rancilio sia stata uccisa dal figlio Guido. La donna era stata ritrovata morta nel suo appartamento nella mattinata di mercoledì.

A trovare il suo corpo era stato il fratello della vittima che era riuscito a fare irruzione nella casa dopo che la Rancilio non si era presentata a lavoro facendo preoccupare i familiari. Accanto a lei c’era il figlio Guido, un uomo di 35 anni affetto da problemi psichiatrici e che in passato aveva dato diverse preoccupazioni alla donna che ultimamente, secondo le testimonianze fornite da alcune amiche con cui si era confidata, era arrivata a temere per la propria vita.

Guido Pozzolini Rancilio è accusato adesso di omicidio volontario, ma i magistrati non sono ancora riusciti ad interrogarlo. L’uomo infatti è stato ritrovato dagli inquirenti sotto l’effetto di benzodiazepine che ne hanno imposto il ricovero in un ospedale psichiatrico, e non sembra sia al momento in grado di rispondere alle domande degli investigatori.

Sirena dei carabinieri
Sirena dei carabinieri (DepositPhotos) – Spynews.it

Trovata l’arma utilizzata per uccidere Fiorenza Rancilio: si tratta di un manubrio da palestra

Quando il fratello della donna ha fatto irruzione nell’appartamento, il figlio era in evidente stato confusionale al punto che nel momento in cui il medico giunto sul luogo avrebbe accertato il decesso della madre si sarebbe limitato a dichiarare: “Viva la libertà”.

L’arma del delitto è stata ritrovata nella stanza accanto: si tratta di un manubrio da palestra, che ha reagito al luminol, segnalando dunque la presenza di sangue. L’assenza di grandi chiazze di sangue nell’appartamento è dovuta al fatto che avrebbe utilizzato degli asciugamani da bagno e un piumone per coprire il volto e il corpo della donna prima di ucciderla.

La stessa Pm, nell’ordinanza che ha portato al fermo del figlio, ha dichiarato che le ragioni di questa atroce delitto vanno ricercate nei difficili rapporti tra madre e figlio, irrimediabilmente compromessi dai suoi gravi problemi psichiatrici.