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Filippo Mosca detenuto in Romania, la madre: “Costretto a vivere tra topi e scarafaggi”

La cella di un carcere
La cella di un carcere (DepositPhotos) – Spynews.it

La sue condizioni di vita all’interno del carcere sono migliorate negli ultimi giorni, ma la madre del 29enne detenuto in Ungheria continua a chiedere alle istituzioni italiane di mantenere vivo l’interesso sul suo caso.

Filippo Mosca è stato trasferito in questi giorni in una cella più piccola e confortevole. La notizia è arrivata in queste ore dalla madre del 19enne che, insieme ad altri ragazzi siciliani, è detenuto ormai da diversi mesi nel carcere di Porta Alba in Romania. Mosca è stato arrestato il 3 Maggio del 2023 insieme ai suoi amici, e condannato a otto anni e tre mesi di reclusioni con l’accusa di traffico internazionale di droga.

Da quel momento, la sua famiglia non ha mai smesso di denunciare le condizioni inumane e degradanti in cui insieme ai suoi coetanei è costretto a vivere all’interno del penitenziario. La madre di Mosca ha infatti raccontato come il 29enne viva in delle celle invase da topi e scarafaggi, in cui, in celle di 23 metri quadrati, vengono ammassate oltre venti persone, che hanno oltretutto a disposizione una sola latrina per tutti i loro bisogni fisiologici.

Condizioni aberranti che sembra siano migliorate nell’ultima settimana, racconta la donna, proprio grazie a queste denunce: “Sono migliorate le condizioni di sicurezza ma certamente non sono rispettati neanche lontanamente gli standard detentivi europei”.

Corridoio di un carcere
Corridoio di un carcere (DepositPhotos) – Spynews.it

Gli avvocati difensori chiedono i domiciliari per Filippo Mosca

Negli ultimi giorni però, qualcosa è cambiato: “Filippo mi ha riferito che oggi gli hanno fatto trovare pure dei materassi nuovi e che c’è un via vai di gente e operai che cerca di risistemare la struttura, probabilmente per paura di qualche controllo dall’esterno”.

La donna non ha dubbi sul fatto che queste azioni da parte delle autorità rumene, siano arrivate proprio grazie alla pressione mediatica che c’è stata nella nostra nazionale, e di cui hanno parlato anche i media rumeni.

Adesso per la famiglia è importante che venga fatto un nuovo processo. Mosca continua a dichiararsi innocente e la famiglia lo supporta, chiedendo al governo italiano di mantenere alta l’attenzione sul suo caso. Alla giustizia rumena è stata avanzata da parte degli avvocati difensori del giovane la richiesta di farlo uscire dal carcere, e fargli scontare gli arresti domiciliari.