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Cadavere nel bosco, gli inquirenti risolvono il mistero grazie a delle fiale di insulina

Cadavere nel bosco vicino ad Aosta, risolto il mistero sulla sua identità
Cadavere nel bosco vicino ad Aosta, risolto il mistero sulla sua identità (Corporate+) – Spynews.it

Gli inquirenti sono finalmente riusciti a risalire all’identità del cadavere ritrovata nei boschi di Aosta all’inizio della scorsa estate.

C’è voluto davvero tanto tempo, ma alla fine gli inquirenti sono riusciti a risolvere un mistero che durava dal 27 Giugno 2023, quando nel bosco di Gressan, un comune in provincia di Aosta, è stato ritrovato un cadavere.

Sono stati due cercatori di funghi della zona a fare questa macabra scoperta all’inizio dell’estate scorsa e a dare l’allarme alle forze dell’ordine, che si sono immediatamente recate sul luogo insieme alla scientifica. Da quel momento sono poi partite le indagini per risalire all’identità del cadavere, che si sono rivelate fin da subito molto più difficili del previsto.

Il cadavere era infatti in uno stato molto avanzato di decomposizione, e non c’erano documenti tra i suoi vestiti o vicini al luogo in cui è stato trovato. La svolta è arrivata nel momento in cui gli inquirenti hanno trovato delle fiale di insulina nelle vicinanze. Subito è nato il sospetto che potessero appartenere alla vittima, e così è iniziata un’indagine nelle farmacia della zona.

Un mistero risolto grazie a a delle fiale di insulina
Un mistero risolto grazie a a delle fiale di insulina (Corporate+) – Spynews.it

Come gli inquirenti sono riusciti a risalire all’identità della vittima

Le fiale infatti recavano ancora il lotto di cui facevano parte, e grazie a questo è stato possibile risalire al paziente a cui erano state vendute. E così le forze dell’ordine sono riuscite ad appurare che si trattava di un uomo di nome Aldo Emilio Malosso, scomparsa nel 2021 e di cui aveva denunciato la scomparsa un pronipote residente in Liguria.

Risolto dunque un mistero che durava ormai da più di sette mesi, anche perché fin dall’inizio, si era compreso che l’identificazione tramite le analisi sulle ossa non aveva dato frutti, e solo le tracce di Dna trovate nelle fiale di insulina si sono rivelate decisive in tal senso. In ultimo, le analisi condotte sul cadavere dal medico legale, sembrano aver escluso in modo perentorio che si sia trattato di una morte violenta.