Pensioni zero contributi versati? Ti spetta comunque: ecco come fare

Di solito per avere la pensione a fine carriera e ricevere un contributo dallo stato è opportuno aver versato molti contributi nel corso degli anni.

Con l’ultima legge pensionistica, ad esempio, per aver diritto alla pensione bisogna aver versato circa venti anni di contributi e aver raggiunto i sessantasette anni di età. Solitamente, nel caso in cui il lavoratore rientri nel cosiddetto regime contributivo e abbia però compiuto settantuno anni, gli anni possono diventare circa quindici.

La vecchia legge pensionistica è molto rigida sul numero di anni necessari al suo conseguimento e non scende per niente a compromessi

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Tuttavia, c’è una parte della popolazione che non ha potuto versare i contributi in modo regolare e continuativo a causa di lavori precari o stagionali. Dunque, secondo questa legge pensionistica non avrebbe diritto alla pensione. Fortunatamente, è stato previsto un sostegno che possa compensare la mancata maturazione dei vent’anni e che possa aiutarli durante la vecchiaia.

Pensione Contributiva anticipata

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In presenza di alcuni requisiti esiste la possibilità di usufruire della pensione contributiva anticipata. Questo tipo di pensione può essere ottenuta a partire da sessantaquattro anni con un anno di contributi pari a venti. Può ottenere questa pensione anticipata tutti i contribuenti privi di versamenti al 31 dicembre 1995. Ovvero, è possibili usufruire di questo tipo di pensione solo se non si ha alcun versamento antecedente al 1996.

A partire del 2022 questa possibilità è sfruttabile unicamente da chi ha maturato assegno minimo di 1.313,28 euro al mese (pari a 2,8 volte l’assegno sociale). Tuttavia, anche se si posseggono i suddetti requisiti non sempre è conveniente questa tipologia di pensione poiché per il sistema interamente contributivo esistono delle penalizzazioni. Infatti, ti consigliamo in ogni caso di fare una simulazione della pensione spettante, in modo da evitare spiacevoli sorprese.

Pensione sociale: ecco chi può usufruirne

Un’ alternativa per chi non può usufruire del normale regime pensionistico né della pensione anticipata è la pensione o assegno sociale. Per ottenere questa prestazione assistenziale occorre avere sessantasette anni di età, proprio come per la pensione ordinaria. Inoltre, occorre avere la residenza in Italia e una dimora stabile. Il proprio reddito annuo non deve superare i 6.085,43 nel caso di un nucleo familiare composto da una sola persona, mentre di 12.170,86 nel caso in cui si sia coniugati.

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L’ammontare complessivo della somma viene calcolato annualmente, quest’anno è di 468 euro al mese, versati per circa 13 mensilità. Per ottenere questo tipo di contributo, è necessario presentare domanda presso l’INPS, come per la pensione ordinaria. Maggiori informazioni sono disponibili sul sito ufficiale dell’ente.