Allarme farmaci | L’appello dei farmacisti: “Mancano antinfiammatori pediatrici”

L’allarme dell’Ordine dei farmacisti: c’è carenza per oltre tremila farmaci, tra questi gli antinfiammatori pediatrici come il Nurofen. 

La situazione, sempre più critica, riguarda la difficoltà di approvigionamento dei medicinali a causa prima del Covid e poi della guerra in Ucraina. L’allarme è stato lanciato dal Presidente della Federazione degli ordini dei farmacisti (Fofi): “Le difficoltà di approvvigionamento – spiega Andrea Mandelli, presidente Fofi – riguardano i principi attivi, ma anche i materiali necessari per il confezionamento dei prodotti farmaceutici, carenti a causa della guerra, ma anche per la richiesta lievitata di alcuni medicinali utilizzati anche contro il Covid”.

Il messaggio finale del Presidente è però un monito: “Evitate inutili corse all’accaparramento“.

Il caso Nurofen

La mancanza di farmaci e di scorte si verificò già ad inizio di questa lunga estate, confermando la crescente indisponibilità di alcune categorie di medicinali, come ad esempio il Nurofen, farmaco antinfiammatorio e antidolorifico pediatrico a base di Ibuprofene. In estate si è generato il panico nei genitori: la casa farmaceutica ha infatti sottolineato di non aver tolto dal commercio in Italia il Nurofen. L’azienda, con un Comunicato Stampa, ha chiarito che si trattava di una temporanea carenza di materia prima per la quale l’azienda non riusciva a produrlo e a distribuirlo in quantità industriale come prima. L’estate, per fortuna, fu complice della situazione, con un calo di influenze dettato dalla bella stagione.

Cosa succederà in inverno?

La guerra in Ucraina, la difficoltà di reperimento materiale delle materie prime per confezionare blister, saranno i nemici annunciati delle case farmaceutiche e di noi pazienti. Sulla tematica è intervenuto sempre il Presidente Fofi: “Ci uniamo all’appello rivolto alla politica da parte di tutti gli attori della filiera, affinché si affronti al più presto, e con una visione di sistema, una questione complessa che riguarda da vicino la salute e il diritto alla cura degli italiani.

Noi operatori di trincea abbiamo segnalato prontamente il problema e ci siamo attivati per sopperire alle carenze di alcuni medicinali di origine industriale, in particolare di uso pediatrico, allestendo i preparati in laboratorio e dispensandoli senza necessità di ricetta medica. I farmacisti, ancora una volta, si sono dimostrati un elemento fondamentale per realizzare la prossimità delle cure, prossimità che è un’esigenza reale del Paese”.

“L’invito ai cittadini resta quello di evitare inutili corse per l’accaparramento dei medicinali e di rivolgersi al farmacista di fiducia che è sempre a disposizione per informare e orientare sulla scelta del farmaco”, è il messaggio finale del presidente della Fofi.