“Non è Carlo il vero Re”: scoppia la bomba sulla Royal Family
Si sono concluse da poco le celebrazioni per la morte della Sovrana Elisabetta II e i membri della Casa Reale di Windsor sono alle prese con non poche gatte da pelare.
Archiviato lo strappo tra la coppia Megan – Henry e il resto della famiglia, stavolta le malelingue hanno preso di mira il neo Sovrano Carlo III. In particolare, a finire sotto la lente del gossip è il suo ruolo nei confronti della moglie Camilla Parker Bowles.
La storia di Carlo e Camilla fu piuttosto travagliata. Si incontrarono nel 1970 a una partita di polo e fra i due scattò subito la scintilla. La Corona però non vedeva di buon occhio la Lady, in quanto di origini non abbastanza nobili e più grande di Carlo. Il giovane fu quindi “indirizzato” verso altre fanciulle ritenute più adatte.
Carlo sposò quindi Diana nel 1981. Questo però non bastò a tenerlo lontano dall’amata Camilla, tant’è che nel 1986 i due ripresero a frequentarsi. “È sempre stato un matrimonio a tre” dichiarò Diana nella memorabile intervista alla BBC nel 1995, incolpando Camilla della crisi col marito. Otto anni dopo la morte di Diana, nel 2005, Carlo e Camilla si sposarono con rito civile (rito a cui la Regina non presenziò).
Oggi Camilla ha 75, è in splendida forma e parrebbe essere lei quella che all’interno della coppia porta i pantaloni. Secondo le indiscrezioni, parrebbe che i cortigiani si rivolgano a lei quando urge una decisione da parte del Sovrano, visto che
Camilla è l’unica persona al mondo che tratta alla pari con il Re.
In questo la Regina-consorte conta sul supporto “girl gang”, un manipolo di lady che da anni la aiutano a gestire la vita pubblica (e anche quella privata). Tra queste spicca Sophie Densham, sua segretaria privata da più di dieci anni, che viene dalla scuola di Amanda MacManus, braccio destro di Elisabetta per oltre 25 anni.
Ciò che invece a Camilla non piace sono le “dame da compagnia”: con il suo primo atto in veste di Regina-consorte ha mandato in pensione le lady-in-waiting. Si trattava di nobildonne che sacrificavano (non pagate) la loro vita alla Sovrana.
Ma Camilla non sembra amare questo tipo di supporto: sembra preferire la privacy e, eventualmente, anche una vita defilata dai riflettori.